arrampicare con françois legrand

arrampicare con françois legrand special home posta • l'esperto risponde fotografi • foto d'autore protagonisti • interviste weblink • link di montagna • sito della settimana cerco vendo • 'usato' di montagna • inserisci un annuncio panorami a 360° • alpi, himalaya libri e video • novità • narrativa • guide • film • carte   • newsletter • forum • spedizioni • materiali • expo • search        3 – roccia bisogna cogliere ogni occasione e così mi ri-sottopongo alla tortura della sauna. sembra essere l’unico posto dove riesci a tenerlo inchiodato ad una sedia per “qualche” decina di minuti... quanto è importante scalare su roccia? per me è essenziale scalare su roccia subito, all’inizio; è importante per la tecnica. se non lo fai all’inizio dopo è molto più difficile imparare: usi molto la forza e non lavori sulla tecnica. se quando cominci non hai tanta forza, o un fisico pazzesco, devi necessariamente usare la tecnica, ed è in questa situazione che apprendi di più: hai bisogno di essere bravo con la tecnica. e solo dopo, quando l’hai acquisita, puoi lavorare sul fisico. e sulla roccia si apprende molto in quanto a tecnica. ma anche adesso io, che ho una buona tecnica, arrampico metà su roccia e metà su plastica, dipende dal periodo. quando faccio tutte e due le cose insieme è un allenamento diverso: è sempre meglio fare un allenamento misto che non farne solo un tipo. faccio sempre un po’ tutto insieme con dominante a cicli, secondo quello voglio migliorare di più, ma allo stesso tempo alleno sempre anche il resto per tenere un livello alto di tutte le componenti: tecnica, resistenza, forza e continuità. poi la roccia per me è fondamentale anche per la motivazione. se arrampico solo sulla plastica, è bello provare problemi di boulder molto duri, o anche fare circuiti che per me sono molto impegnativi, però questo nel tempo cambia, non esiste più e non ti rimane nulla nella memoria; mentre sulla roccia ci sono le vie che sono belle, belle linee, bella roccia e quindi rimangono per sempre. allora come motivazione mi fa più voglia provare le vie sulla roccia. sempre su plastica e roccia: muriel sarkany arrampica poco sulla roccia e anche françois petit ... sono arrivati comunque a ottimi livelli sì, è vero, si può arrivare comunque a ottimi livelli, però questi sono due casi diversi l’uno dall’altro. muriel arriva da un paese piatto, il belgio, dove non c’è niente per arrampicare all’aperto. e' naturale che lei abbia arrampicato sulla plastica subito e per lei è normale, perché è sempre stato così, non aveva alternative e non le manca tanto arrampicare su roccia. per petit è diverso, lui ha arrampicato tanto su roccia quando era giovane. adesso non gli piace tanto la roccia, è una scelta, però l'ha fatto per tanto tempo quando era più giovane e di conseguenza ha una buona tecnica; ora ha puntato più sull’efficacia, sull’elemento fisico, è più concentrato sull’allenamento fisico e non gli piace più andare su roccia e fare delle vie. qual è la via più dura che hai 'chiuso'? la prima che mi viene in mente è “roby in the sky” a les goudes, in calanques. l’ho chiodata 2 anni fa e l’ho liberata nel dicembre scorso. la prima parte è la baume, un 8b di 15 metri che c’era già, una bella via corta di resistenza, molto strapiombante, quasi un tetto. la linea era evidentemente da finire, ora ci sono 30 metri in più, senza possibilità di riposo alla prima sosta. e’ veramente lunga ed è stata dura da chiodare perché molto strapiombante: sono quasi 25 metri in orizzontale su una lunghezza di 45... finisce su calcare bianchissimo con 6 metri di placca verticale di 7a. e' difficile da immaginare, ma per darti un’idea è più strapiombante del pueblo di massone. per questa via, dedicata a mio nonno roby, ho proposto il grado di 8c+/9a. due battute su getto booty a mount charleston questa è la prima via veramente difficile che ho fatto. e' la prima rp. e' la via più difficile che c’è a mt. charleston. una via di resistenza, tipo gara, non del tutto naturale, ma neanche del tutto artificiale, c’è qualche buco fatto per congiungere due sezioni naturali. e’ una bella via, mi piacciono i movimenti alla fine, lanci precisi in piccole fessure orizzontali. sono caduto all’ultimo movimento 2 volte prima di farla. e’ anche difficile per la testa... così lo scorso anno sono tornato apposta negli usa una seconda volta per riuscire a chiuderla. le tue migliori prestazioni? devo pensarci, perché non le annoto. provo ad elencarle, ma forse qualcosa mi sfuggirà. oltre alle prima citate vie di 8c+/9a “roby in the sky” in calanques e getto booty a mount charleston (usa) ho fatto altri cinque 8c+, bronx e la connection ad orgon, hasta la vista a mt charleston (ma non sono sicuro che sia 8c+), reini’s vibe (8c/8c+) a massone e claudio cafè (8c/8c+) che ho liberato alla terra promessa, sempre ad arco. poi ho salito makumba 8c a orgon, injustice 8c a orgon, maginot line 8c a volx, u.f.o. 8c a la grotte de l’ours in calanques; pterodactile 8c a toulone; moutchiki 8c al luberon; facile 8c a mount charleston; les liaisons dangereuses 8b on sight a les goudes in calanques; le complexe adipeux 8b on sight al luberon e no new taxes 8b on sight a mount clarke, usa. il sesso fa male la sera prima di una prestazione in arrampicata? ah, il sesso è molto importante, io non calcolo. io penso di no, ma non devi avere esperienze nuove ... (????) non ho capito del tutto quest’ultimo accenno ad esperienze nuove, ma fa caldo... sto crepando... sospendo! “metto un po’ d’acqua, allora” dice françois. “per carità, ti aspetto fuori!”, rispondo. “fai la doccia con l’acqua fredda, mi raccomando!” aggiunge françois mentre sono sulla porta. “sì, ci manca solo questo!” penso tra me e me... e sono nello spogliatoio, al fresco...        françois legrand, arrampicata allo 'specchio', m.te sordo - finale ligure "per me è essenziale scalare su roccia subito, all’inizio; è importante per la tecnica." "se quando cominci non hai tanta forza, o un fisico pazzesco, devi necessariamente usare la tecnica, ed è in questa situazione che apprendi di più: hai bisogno di essere bravo con la tecnica. e solo dopo, quando l’hai acquisita, puoi lavorare sul fisico. " orgon - progetto tribout "se arrampico solo sulla plastica, è bello provare problemi di boulder molto duri, o anche fare circuiti che per me sono molto impegnativi, però questo nel tempo cambia, non esiste più e non ti rimane nulla nella memoria; mentre sulla roccia ci sono le vie che sono belle, belle linee, bella roccia e quindi rimangono per sempre. allora come motivazione mi fa più voglia provare le vie sulla roccia." sponsor la sportiva, the north face, beal, troll, cebe, sint rock | home | | rock | expeditions | ice | snow | trekking | news | special | forum | mountaininfo | expo | lab | info | newsletter | english version | per suggerimenti, aggiornamenti e notizie: planetmountain.com copyright© mountain network s.r.l.

arrampicare con françois legrand  Précédent 683  Précédent 682  Précédent 681  Précédent 680  Précédent 679  Précédent 678  Précédent 677  Précédent 676  Précédent 675  Précédent 674  Précédent 673  Précédent 672  Précédent 671  Précédent 670  Précédent 669  Précédent 668  Précédent 667  Précédent 666  Précédent 665  Précédent 664  Précédent 663  Précédent 662  Précédent 661  Précédent 660  Précédent 659  Précédent 658  Précédent 657  Précédent 656  Précédent 655  Précédent 654  Suivant 685  Suivant 686  Suivant 687  Suivant 688  Suivant 689  Suivant 690  Suivant 691  Suivant 692  Suivant 693  Suivant 694  Suivant 695  Suivant 696  Suivant 697  Suivant 698  Suivant 699  Suivant 700  Suivant 701  Suivant 702  Suivant 703  Suivant 704  Suivant 705  Suivant 706  Suivant 707  Suivant 708  Suivant 709  Suivant 710  Suivant 711  Suivant 712  Suivant 713  Suivant 714